Quella di quest’anno, per i motivi che ho poco sopra accennato, si presenta un po’ in controtendenza rispetto al passato: se sino dodici mesi fa accadeva con buona frequenza che le persone regalassero ad amici o parenti le cose che erano state “dismesse” o che portassero nei centri preposti indumenti, biciclette, stereo, scarpe, libri e “tutto quello che non serviva più”, adesso gli stessi “rifiuti” vengono visti in maniera diversa, ovvero come “opportunità economica”. I “rifiuti” degli ambienti domestici e delle imprese – per essere più preciso, solamente alcune tipologie – stanno convergendo verso i mercatini in quanto il trend è quello di cercare di monetizzare il più possibile: insomma, si cerca di “ottimizzare”, anche per cercare di arginare, almeno in parte, l’aumento del costo della vita. Questa crisi dalle variegate facce, in estrema sintesi, ha fatto capire che il rifiuto è una seconda opportunità e che può far entrare qualche prezioso euro, sempre utile per far fronte alle spese.
Ma ci sono anche altre attenzioni che possono essere messe in campo per risparmiare. A partire dalla casa – quindi da una spesa “su misura”, dall’utilizzare gli alimenti avanzati per preparare qualche altro piatto (ricordiamo i “tortini” della nonna, farciti con grande fantasia e con quello che era rimasto in frigo) sino agli abiti o alle bottiglie di plastiche che possono trasformarsi in fioriere – passando per le attività lavorative. Imprese che utilizzano tantissima carta. Il primo suggerimento – nulla di nuovo, gli occhi più attenti la seguente frase, “Non stampare questa mail se non è necessario”, l’hanno letta e riletta tantissime volte – è quello di ascoltare quanto “suggerito. Certo, l’abitudine di leggere su carta è dura da “scardinare” ma quante parole “digitali” leggiamo tutti i giorni sugli smartphone o sui tablet? Se poi davvero si preferisce “leggere” in maniera “materica”, basta riciclare i fogli A4 già usati. Come? Molte stampanti hanno più di un cassetto per il formato A4: basta predisporne uno per la carta già utilizzata (basta mettere i fogli dal verso giusto per evitare sovrapposizioni: si corre il rischio di non leggere nulla) e il “risparmio” va in stampa!
I fogli già “stampati” poi possono diventare un “block notes” su cui prendere appunti. Anche in questo caso, basta “ribaltarli”, magari “pinzarli” e sono pronti per fare quello che devono fare: accogliere parole, numeri di telefono, indirizzi email, appuntamenti.
Un altro suggerimento è legato ai raccoglitori di fatture e documenti vari. Una volta “digitalizzato” quello che può servire, possono essere recuperati. Per abbattere i “costi gestionali” – i prezzi dei nuovi “libri con anelli” non sono bassi bassi, anzi - basta “ripulirli” dei contenuti e rimetterli “in campo”.
Come? Con alcune etichette, oppure ricoprendoli con carta. Anche già usata, perché no: in fondo, spesso, un “lato” del foglio rimane sempre bianco.