Com’è noto, molte realtà produttive del Monte Titano “accomodano” i propri rifiuti nelle aree esterne
Alcune tipologie non soffrono gli sbalzi di temperatura (questo mese approfondisco le “gelate”, a mano a mano che ci avviciniamo alla bella stagione affronterò “il caldo”) mentre altre lo subiscono in maniera molto decisa. Questo “cambio di stato” – lo dico subito – fa aumentare i costi legati alla gestione. Vado sul concreto: si prenda come esempio un’officina o una carrozzeria. Tra gli scarti che vengono lasciati alle intemperie ci sono anche gli oli. Oli che, se vengono “macchiati” dall’acqua, dalla neve o dal ghiaccio, diventano emulsioni. Questa “metamorfosi” si traduce – quando verranno mandati nei siti preposti alla raccolta - anche in una maggiorazione dell’esborso economico. Vi sono anche altri prodotti che soffrono l’acqua: penso alle vernici o alle pitture, ai grassi (anche di natura organica) che con il freddo e il gelo tendono a consolidarsi formando sul fondo una morchia. “Far portare via”, come si dice in gergo, i rifiuti solidi costa di più rispetto all’eliminazione di quelli liquidi. Una pratica efficace è quella di isolarli, magari con un tappo.
La regola di base quindi è la seguente: i rifiuti, a prescindere dalla loro composizione chimica, devono in linea di massima essere coperti. Con alcune eccezioni, ovvio, ma non è di queste che voglio parlare. Gli “scarti” che si prendono la pioggia e il ghiaccio, si sa, non sono così sicuri per l’ambiente. A chi non è capitato (o chi non ha visto) un solvente che dopo una notte sotto le stelle e con la temperatura sotto lo zero ha gonfiato l’imballaggio che lo conteneva andandolo a danneggiare? Una “crepa” che ha ricadute sia per quel che concerne la gestione del rifiuto ma anche dal punto di vista ambientale: lo sversamento finisce sulla terra e poi scende in profondità, inquinando.
Altro caso: gli imballaggi plastici omologati ADR che, essendo fatti di plastica, se esposti agli agenti atmosferici si deteriorano sino a perdere la loro capacità “contenitiva” e isolante, facendo fuoriuscire il prodotto contenuto. Il mio consiglio quindi è quello, ove possibile, di tenere al coperto o all’interno i rifiuti, cercando di non accumularne troppi.