Mai come oggi il riciclo e il recupero prima e dopo una “festa” sono non solamente i portanti ma indispensabili. Il momento che stiamo vivendo è particolare: nonostante le diverse crisi – economica, sanitaria, ambientale ed energetica – la tendenza è quella di “spendere e spandere”, correndo all’acquisto di “cose” che non sbaglio a definire “superficiali”, “ad effetto” o “allegoriche” per stupire chi riceve i “pensieri”. Noi di IAM, sin dai primi passi della nostra avventura imprenditoriale, abbiamo deciso di puntare – anche per il lavoro che facciamo, quindi la gestione dei rifiuti – non tanto sul “nuovo” ma sull’usato, sul riciclo. Una “filosofia” che si è tradotta, anche per le feste e gli eventi, nel recupero e nel dare una “nuova destinazione”, una nuova “vita” a quello che ci viene conferito o che abbiamo “trovato” in giro durante i nostri viaggi. Sedie, bancali, tavolini, se messi ancora “benino”, possono ancora fare quello per cui sono “nati”. E se poi hanno qualche graffio, o il sole e la pioggia li hanno opacizzati, basta una passata di spugna o una tovaglia di carta e sono pronti per essere riutilizzati. Mi si chiederà: ok se si parla di sedie o tavolini, ma i bancali? Anche per loro basta poco: con un po’ di fantasia (ma nemmeno troppa) si possono trasformare in sgabellini o in tavoli (e sono decisamente robusti visto che sono stati realizzati per sopportare pesi non indifferenti.
Sui regali – un tema che mi sta a cuore – cercate di scegliere quelli “utili”, anche se di “seconda mano”. Spesso quelli nuovi non sono graditi al 100% (ce ne accorgiamo guardando il nostro mercatino: tanti oggetti ci arrivano ancora avvolti nel cellophane, e qualche domanda andrebbe posta) e quindi il mio suggerimento è quello di “pensare” bene alla persona a cui vogliamo fare una sorpresa: meglio un regalo “indovinato” che uno nuovissimo ma che non serve o non incontra i suoi gusti. Ripeto: osservando le scansie del nostro mercatino, tanti “pensieri” sono ancora intonsi. Un dono “pensato”, anche se non nuovo di zecca, significa risparmiare denaro e dare un piccolo aiuto all’ambiente. Certo, sono consapevole che un dono usato possa creare “vergogna” a chi lo dà ma non pensate che siano inferiori a quelli nuovi. Come detto pocanzi, tantissimi oggetti ci arrivano ancora “incartati”.
Sulle feste, vista anche la stagione calda, non è necessario stupire con “effetti speciali”. Per quanto riguarda gli addobbi o i coriandoli (sì, vengono impiegati anche in estate), durante i festeggiamenti – e con una certa frequenza – si rompono (i primi) o vengono lasciare a terra (i secondi). Tradotto: la natura non ringrazia e ovviamente poi c’è un aspetto più economico in quanto subentrano i costi per le pulizie.